Opera Finalista del Premio Marchionni 2021
Rielaborazione pittorica e allegorica del mito delle Moire, associato al funzionamento della device Thanatron, inventata dal Dottor Kevorkian. L’opera si propone di riportare ad una dimensione estetica ed allegorica una tematica dolorosamente centrale nella contemporaneità. La scelta di ritrarre la medesima modella per la raffigurazione delle tre Moire ha unicamente lo scopo di ribadire l’unità funzionale della Thanatron. La bellezza della modella ritratta non è in alcun modo collegabile ad un giudizio positivo sui concetti di eutanasia e suicidio assistito. Questi restano concetti etici che, trattati nella progressione narrativa dell’opera, hanno l’apogeo di significante nella liberazione da uno stato di sofferenza. Il richiamo alla Thanatron, sotto il profilo visuale, è unicamente la rappresentazione degli elementi chimici, caratterizzanti le varie fasi farmacologiche, trattando in modo adeguatamente delicato l’associazione tra il mito e i temi esegeticamente connessi all’opera. Non essendo sotteso alcun giudizio sulle tematiche, queste vengono accennate nell’economia stilistica dell’opera. La comprensione completa dell’opera quindi viene demandata ad uno spettatore particolarmente attento, preparato e scrupoloso, per il quale non sarà difficile ricostruire l’allegoria senza interpretazioni forzate o malevole.
Additional information
Dimensions | 80 × 80 cm |
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Autore | Agostino Bergo |